CDC FABI approva il contratto dei bancari firmato lo scorso dicembre. Ora la parola ai lavoratori
Il Comitato Direttivo Centrale (CDC) della FABI approva il contratto dei bancari firmato lo scorso dicembre in Abi. Ora l’ultima parola ai bancari.
Il nuovo contratto, che interessa i 282.000 dipendenti delle banche aderenti ad Abi, verrà infatti sottoposto al vaglio delle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori bancari in programma dal 6 febbraio al 13 marzo.
La riunione del Comitato direttivo Fabi è stata aperta dal segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, con una lunga introduzione proprio sulla vertenza relativa al contratto. Sileoni ha tracciato un quadro generale del settore creditizio: manovre in corso nei grandi gruppi, piani industriali, ipotesi di aggregazioni e fusioni, ruolo del sindacato e della Fabi in particolare, la situazione politica italiana e internazionale, la vigilanza bancaria sia interna sia europea.
Tra i vari aspetti sottolineati, il segretario generale ha messo in evidenza il mancato inserimento nel Ccnl del contratto ibrido, l’importante aumento economico, che è andato assai oltre il semplice recupero dell’inflazione per il periodo 2019-2022. Attenzione particolare, poi, al tema delle pressioni commerciali, alla cabina di regia sulle nuove figure professionali, alle nuove norme che migliorano la qualità della vita delle lavoratrici e dei lavoratori. Tutti i dettagli del nuovo Ccnl sono stati illustrati dalla responsabile del Dipartimento contrattualistica Fabi, Elisabetta Mercaldo, a cominciare dal rafforzamento ed estensione dell’area contrattuale. E poi: tutele legali, appalti, la proroga della scadenza del Fondo per l’occupazione, la cancellazione del salario d’ingresso per i neoassunti, le novità sui trasferimenti, la banca del tempo, il riconoscimento del lavoro agile (smart working) attivabile solo su base volontaria, il diritto alla disconnessione, la formazione a distanza, le nuove regole su salute e sicurezza.
Tutto questo in vista delle assemblee dei lavoratori che dovranno esprimersi sul nuovo contratto tra il 6 febbraio e il 13 marzo. In vista del voto, la Fabi ha organizzato un tour in 15 tappe: si tratta degli attivi regionali che sono partiti lunedì 27 gennaio e toccheranno tutto il territorio nazionale. Obiettivo, come sottolineato nel corso della riunione del Comitato direttivo centrale, è illustrare il contratto ai dirigenti sindacali chiamati a organizzare le assemblee.
Roma, 29 gennaio 2020